SENTINELLE AMBIENTALI
  • Nafta nelle rogge: che botta «Danni da migliaia di euro»

    Lo sversamento ha creato più problemi di quanto preventivato. Clerici: «Una stima precisa non c’è, ma non pagherà il Comune» Gasolio nelle rogge di Capolago. Danno da migliaia di euro. Chi paga? «Non il Comune». L’assessore all’Ambiente Stefano Clerici è categorico. Una stima esatta ancora
    non c’è: «Certamente però sarà superiore al previsto. Speravamo che le autopompe che stanno lavorando per recuperare il gasolio sversato potessero ultimare l’intervento in 48 ore» dice Clerici. «Purtroppo si è rivelato più complesso del previsto e l’intervento è ancora in corso. Oltre all’immediato danno ambientale bisognerà poi calcolare anche il costo per il setaccio dei fa gli impregnati dal gasolio e il ripopolamento della fauna ittica uccisa dall’immissione in acqua del carburante. Parliamo di decine di migliaia di euro». Che non dovranno gravare sui varesini. «L’ente provinciale avrebbe provveduto al saldo qualora non fosse stato individuato un responsabile - spiega Clerici - Qui la situazione è diversa. C’è un’indagine aperta dalla procura che ovviamente avrà l’ultima parola sulle responsabilità. Ma abbiamo un cittadino che ha ammesso di essere il proprietario sia del terreno che della cisterna dalla quale è fuoriuscito il gasolio». L’uomo, imprenditore agricolo con azienda a Capolago, è indagato, come da prassi per inquinamento ambientale. Ha di fatto ammesso l’accaduto parlando di incidente. Stando alla versione fornita agli inquirenti, il vento che nella notte tra martedì e mercoledì ha spazzato la provincia potrebbe aver danneggiato uno degli erogatori della cisterna, danneggiandolo. «Il vento però ha avuto il suo momento più acuto durante la notte - precisa Clerici - Questa persona ha dichiarato di essersi accorta della fuoriuscita di gasolio intorno alle 11 del mattino dopo. Non ha però allertato alcun ente». Sono stati gli operatori comunali ad accorgersi di quanto stesse accadendo. «Intorno alle 14.30 c’è ne siamo accorti noi - conferma Clerici - che eravamo a Capolago per altre ragioni. Nessuno ci ha avvisati. È stato sentito il forte odore di carburante, poi sono state viste le chiazze nell’acqua. E si è risaliti alla cisterna». Clerici non vuole accusare: «Ci penserà la magistratura ma il comportamento di questo cittadino, seppur in buona fede o nella speranza che l accaduto non fosse grave, ha peggiorato la situazione. Intervenendo alle 11 avremmo eliminato la perdita tre ore prima potendo tempestivamente agire sul reticolato idrico e quindi limitando di molto il danno». Ed è proprio sulla base di questo ragionamento che Clerici dice: «Non spetta al Comune pagare il danno, ma spetta a chi l’ha accusato - dice l’assessore - la legge prevede il ripristino dei luoghi. Ribadisco però che c’è un’indagine in corso e che sarà questa a chiarire cui siano i responsabili. È a loro sarà chiesto di saldare il conto. Oltre ovviamente a dover pagare la sanzione prevista per questo tipo di reati». Bisognerà vedere a quanto il “conto” ammonterà. Un privato cittadino può sobbarcarsi spese per decine di migliaia di euro all’improvviso? Oppure passeranno anni di cause e vertenze con il Comune penalizzato? «Ho fiducia nella magistratura - conclude l’assessore - Il oppure i responsabili saranno individuati e a loro dovrà spettare il conto. Così come prevede la legge. A giorni potremo essere più precisi con una stima dei costi dei primi interventi di salvaguardia dell’area». http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/nafta-nelle-rogge-che-botta-danni-da-migliaia-di-euro_1086182_11/

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